Massimiliano Bazzana
 
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Viaggio a Roma


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MA VI RENDETE CONTO?

Io non ce la faccio più. Sono immobile nella semioscurità a guardare uno brulichio di esseri che potrebbero ogni tanto girarsi e chiedere a noi in tribuna: Ma voi lassù che ne pensate?
Mi basterebbe poco..
Mi vengono attacchi schizofrenici: penso che potrei saltare sulla balaustra, correre velocemente sul cornicione che perimetra il senato e, se qualche commesso si avvicina, ammonirlo che mi butto sotto e poi nel silenzio ritmato dagli scatti fotografici dei giornalisti urlargli:

MA VI RENDETE CONTO?? MA VIRENDETE CONTO?? MA VI RENDETE CONTO CHE STATE PERDENDO TEMPO, ENERGIE, DENARO, FIATO E VITA? CHE FATE DISCORSI INUTILI? CHE GIOCATE CON LE VITE COME FOSSERO SACCOCCI VUOTI? MA SAPETE..

A quel punto, però, alle mie spalle si sarebbe aperta un botola e sarebbe spuntata la punta di un’orecchia ed una mano pallida che mi avrebbe spinto giù.

Jacopo rientra e fa un cenno di saluto verso sua madre e viene richiamato severamente.

Guardo l’aula sconsolato. Poco sopra il senatore trippone con il pseudo parkinson, mi attirano lo sguardo dei colori fluorescenti. Stonano con l’ambiente. E’ Franca che legge e rilegge i suoi ‘cartelloni’ segna e ri-segna con i pennarelli quelle parole, ognuna pesata sulla bilancia della coscienza. E’ iper mega inquieta. In giornata aveva presieduto la commissione sull’uranio impoverito; la sofferenza non la nasconde l’occhiale da sole (A TAL PROPOSITO, all’inizio del suo intervento Franca si è scusata con il presidente per il fatto che indossasse gli occhiali da sole per la congiuntivite.. telepaticamente, io, vir, francy, lara, garga, carlotta e molti altri abbiamo proferito in coro: MA SE LI PORTI SEMPRE!!!!!).

Come spiegare, a chi vuole che si voti sì, un NO e come spiegare, a chi vuole che si voti no, un SI?
Non si sta votando sul rifinanziamento, perché quello passa comunque si voti. In ballo c’è il governo del paese.

Forse, cara Franca, ci meritiamo che torni su quell’altro. Abbiamo bisogno noi italiani di soffocarci nella merda e i cinque anni passati, evidentemente, non lo sono stati davvero.
Perché non è il fascismo che rischiamo. Almeno quello possedeva una certa chiarezza: o con noi o.. con noi.
E’ qualcos’altro che pochi intuiscono veramente.
Però tu hai progetti, hai la stessa forza che aveva la speranza uscita dal vaso di pandora.

Io non ho votato al sondaggio sul sito, cara Franca, non ci riesco.

Fra l’altro come posso prendermi la responsabilità di farti rimanere sapendo che comunque questo influisce sulla tua salute? E se ti succedesse qualcosa per questo? Per il mio egoismo utopistico sono disposto a farti rischiare?
E queste sono alcune delle mille domande che non trovano risposta nella mia zucca.
Soffro per i miei dubbi, soffro sul non riuscire a trovare la risposta del mio Io adulto che riappacifichi tutte le mie voci interne, soffro perché è facile da fuori dire si o no, sbatto i pugni incazzato, perchè mi sono voluto mettere i pulsanti verde e rosso anch’io davanti e non so quale premere.
E come faccio a dirlo a te cosa fare? Che fra l’altro per me (e non solo ovviamente) non sei un politico. Rappresenti molto di più.
E se ho questi dubbi è anche a causa tua e di quell’altro pazzo (anzi come dici tu: ppppazzo) che ti sei portata appresso in questa vita.

Molti dicono che non si sentono oramai più rappresentati da questo governo, altri da nessuno all’interno di quello zoo al contrario.

Io dovrei rispecchiarmi in qualcuno li dentro..

Io sto male perché non c’è coscienza e non si può decidere liberamente se non per ripicca.
Io sto male perché in realtà sono IO che chiedo la guerra ogni volta che faccio i miei venti euro di carburante per andare a fare la spesa, a lavoro, a mangiare la pizza, al mare, a trovare il mio vicino di casa etc etc etc.
E io sto male perché le persone pensano davvero di poter cambiare le cose da là dentro.
Io sto male perché purtroppo la testa delle persone non si cambia come le lampadine, posso solo cambiare la mia.
Io sto male perché ci sono gli infiniti GOLLUM che con la spada tesa giudicano e sentenziano e non hanno capito che il cambiamento deve iniziare dentro loro stessi innanzitutto.
Io sto male perché tutta sta gente non riesce ad ‘avere gli altri dentro di sé’.
Io sto male perché per colpa dei giudizi una madre si vergogna del proprio figlio disabile mentale e non lo ama e non lo accetta e me lo vedo spegnersi tra i miei giochi musicali a colpi di 80 crisi epilettiche al giorno.
Io sto male perché la gente sa, comprende, conosce le disgrazie del vicino e si volta dall’altro parte, tanto non son cazzi miei.
Io sto male perché non c’è nessuno che non ragioni per ‘partito preso’

Io dovrei e vorrei rispecchiarmi in qualcuno li dentro che sta male come me!

Estratto da un SMS di Franca [..]Sono pentita e [..]stravolta per il voto[..] ho passato la notte con i soldati morti. Sono disperata![..]

Allora una persona in cui rispecchiarmi c’è.

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