Io non ce la faccio più. Sono immobile
nella semioscurità a guardare uno brulichio
di esseri che potrebbero ogni tanto girarsi
e chiedere a noi in tribuna: Ma voi lassù
che ne pensate?
Mi basterebbe poco..
Mi vengono attacchi schizofrenici: penso che
potrei saltare sulla balaustra, correre velocemente
sul cornicione che perimetra il senato e, se
qualche commesso si avvicina, ammonirlo che
mi butto sotto e poi nel silenzio ritmato dagli
scatti fotografici dei giornalisti urlargli:
MA VI RENDETE CONTO?? MA VIRENDETE
CONTO?? MA VI
RENDETE CONTO CHE STATE PERDENDO TEMPO, ENERGIE,
DENARO, FIATO E VITA? CHE FATE
DISCORSI INUTILI? CHE GIOCATE CON LE VITE COME
FOSSERO SACCOCCI VUOTI? MA SAPETE..
A quel punto, però, alle mie spalle si
sarebbe aperta un botola e sarebbe spuntata
la punta di un’orecchia ed una mano pallida
che mi avrebbe spinto giù.
Jacopo rientra e fa un cenno di saluto verso
sua madre e viene richiamato severamente.
Guardo l’aula sconsolato. Poco sopra il
senatore trippone con il pseudo parkinson, mi
attirano lo sguardo dei colori fluorescenti.
Stonano con l’ambiente. E’ Franca
che legge e rilegge i suoi ‘cartelloni’
segna e ri-segna con i pennarelli quelle parole,
ognuna pesata sulla bilancia della coscienza.
E’ iper mega inquieta. In giornata aveva
presieduto la commissione sull’uranio
impoverito; la sofferenza non la nasconde l’occhiale
da sole (A TAL PROPOSITO, all’inizio del
suo intervento Franca si è scusata con
il presidente per il fatto che indossasse gli
occhiali da sole per la congiuntivite.. telepaticamente,
io, vir, francy, lara, garga, carlotta e molti
altri abbiamo proferito in coro: MA SE LI PORTI
SEMPRE!!!!!).
Come spiegare, a chi vuole che si voti sì,
un NO e come spiegare, a chi vuole che si voti
no, un SI?
Non si sta votando sul rifinanziamento, perché
quello passa comunque si voti. In ballo c’è
il governo del paese.
Forse, cara Franca, ci meritiamo che torni su
quell’altro. Abbiamo bisogno noi italiani
di soffocarci nella merda e i cinque anni passati,
evidentemente, non lo sono stati davvero.
Perché non è il fascismo che rischiamo.
Almeno quello possedeva una certa chiarezza:
o con noi o.. con noi.
E’ qualcos’altro che pochi intuiscono
veramente.
Però tu hai progetti, hai la stessa forza
che aveva la speranza uscita dal vaso di pandora.
Io non ho votato al sondaggio sul sito, cara
Franca, non ci riesco.
Fra l’altro come posso prendermi la responsabilità
di farti rimanere sapendo che comunque questo
influisce sulla tua salute? E se ti succedesse
qualcosa per questo? Per il mio egoismo utopistico
sono disposto a farti rischiare?
E queste sono alcune delle mille domande che
non trovano risposta nella mia zucca.
Soffro per i miei dubbi, soffro sul non riuscire
a trovare la risposta del mio Io adulto che
riappacifichi tutte le mie voci interne, soffro
perché è facile da fuori dire
si o no, sbatto i pugni incazzato, perchè
mi sono voluto mettere i pulsanti verde e rosso
anch’io davanti e non so quale premere.
E come faccio a dirlo a te cosa fare? Che fra
l’altro per me (e non solo ovviamente)
non sei un politico. Rappresenti molto di più.
E se ho questi dubbi è anche a causa
tua e di quell’altro pazzo (anzi come
dici tu: ppppazzo) che ti sei portata appresso
in questa vita.
Molti dicono che non si sentono oramai più
rappresentati da questo governo, altri da nessuno
all’interno di quello zoo al contrario.
Io dovrei rispecchiarmi in qualcuno li dentro..
Io sto male perché non c’è
coscienza e non si può decidere liberamente
se non per ripicca.
Io sto male perché in realtà sono
IO che chiedo la guerra ogni volta che faccio
i miei venti euro di carburante per andare a
fare la spesa, a lavoro, a mangiare la pizza,
al mare, a trovare il mio vicino di casa etc
etc etc.
E io sto male perché le persone pensano
davvero di poter cambiare le cose da là
dentro.
Io sto male perché purtroppo la testa
delle persone non si cambia come le lampadine,
posso solo cambiare la mia.
Io sto male perché ci sono gli infiniti
GOLLUM che con la spada tesa giudicano e sentenziano
e non hanno capito che il cambiamento deve iniziare
dentro loro stessi innanzitutto.
Io sto male perché tutta sta gente non
riesce ad ‘avere gli altri dentro di sé’.
Io sto male perché per colpa dei giudizi
una madre si vergogna del proprio figlio disabile
mentale e non lo ama e non lo accetta e me lo
vedo spegnersi tra i miei giochi musicali a
colpi di 80 crisi epilettiche al giorno.
Io sto male perché la gente sa, comprende,
conosce le disgrazie del vicino e si volta dall’altro
parte, tanto non son cazzi miei.
Io sto male perché non c’è
nessuno che non ragioni per ‘partito preso’
Io dovrei e vorrei rispecchiarmi in qualcuno
li dentro che sta male come me!
Estratto da un SMS di Franca [..]Sono
pentita e [..]stravolta per il voto[..] ho passato
la notte con i soldati morti. Sono disperata![..]
Allora una persona in cui rispecchiarmi c’è.
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